Pelosi, quasi ottantenne, non ha fama
di estremista o violenta. Ha sbagliato col suo partito, il partito Democratico,
a contestare Trump su presupposti incerti o inaffidabili - la Russia e
l’Ucraina, su dossier di (ex) spie inglesi. Invece che sulle politiche. Ma
ammettere l’errore non si può nella politica americana: tutti sempre vincenti,
anche gli sconfitti (Hillary Clinton è da manuale ma non è sola: Trump, il
niente politico, ha vinto contro H. Clinton, quintessenza della politica,
americana).
Da venti anni ormai non si fa una votazione politica negli Stati Uniti, anche solo un caucus, una votazione locale, in comunità, in cui non si sospettino imbrogli. Derubricati in malfunzionamento. Le sole minacce al voto democratico sono esterne, russe. Come in una guerra.
Da venti anni ormai non si fa una votazione politica negli Stati Uniti, anche solo un caucus, una votazione locale, in comunità, in cui non si sospettino imbrogli. Derubricati in malfunzionamento. Le sole minacce al voto democratico sono esterne, russe. Come in una guerra.
Il processo a Weinsten per violenza
sessuale - il primo dei processi che subirà - a New York si apre con una sua
compagna di anni, da lui riscattata da “una vita da sbandata”, dice lei stessa,
“le notti a dormire in auto”. Che voleva più soldi dopo #metoo e non li ha
avuti. E nella deposizione in aula descrive per ore il suo ex in termini
ingiuriosi, soprattutto fisici. Contestata dall’avvocato di Weinstein, Donna
Rotunno, risponde con le lacrime, per ore e giorni. E per questo ha ragione,
sui media concordi.
Per questo Rotunno, difensore di
Weinstein, è contestata e anzi additata al pubblico disprezzo dai media.
Subdolamente. Che di essa solo dicono: “italo-americana, con 14 figliocci” –
sono i figliocci, è bene ricordarlo in Italia, ragazzi\ragazze di cui è stata
madrina, di battesimo o di cresima.
Weinstein è solo colpevole, e
assolutamente non deve difendersi, #metoo ha già deciso. La regola dello
scandalismo non arretra di fronte all’assassinio (induzione al suicidio), ma al
politicamente corretto sì.
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