È la vera storia del
cosiddetto Vecchio della Montagna. Del ridotto tra le asperità al confine tra
Siria, Iraq e Iran, attorno a una serie di “castelli”. Creato dai Nizariti, una
setta di derivazione sciita-ismailita – a differenza del califfato di al
Baghdadi, di derivazione sunnita-wahabita-salafita. Imprendibile, e attivo con
pratiche terroristiche, in aree anche remote, come l’Europa, per un secolo e
mezzo: i Vecchi della Montagna furono in realtà almeno otto.
I Nizariti, una setta piccola,
furono subito forti per aver creato un loro Stato. Nel quale l’eresia fu
talmente radicata, fanatizzata, che nel 1164 potevano proclamare il paradiso in
terra, o “resurrezione” (Qiyama). Esentando
i fedeli dalla legge, la Sharia, avendoli
decretati già in terra a una vita spirituale immortale.
Un libro non semplice, tra
teologia e filologia. Non un reportage di
fatti diversi, di attentati, suicidi, massacri. Non un film d’azione, il volume
è di ricerca accademica, attento a ricostruire il complesso dottrinale del nizarismo,
con l’analisi dei testi della setta confrontati a quelli del “nemico”, il mainstream islamico.
Hodgson è lo storico più
accreditato dell’islam, benché abbia pubblicato poco e sia morto giovane, di
appena 44 anni, nel 1958. Grazie alla sua storia dell’islam in tre volumi, “The
Venture of Islam: Conscience and History in a World Civilization”. Con la quale
allarga per primo tra gli studiosi contemporanei lo sguardo dall’islam arabo a
quello persiano e indiano. Alla “Persianate Society”, che modellò il pensiero e
la pratica dell’islam dal periodo di Mezzo in poi, dal Nono al Tredicesimo
secolo.
Hodgson è anche un precursore
della moderna “storia mondiale”, fuori dagli schemi dell’“eurocentrismo e
dell’“orientalismo”. Contestava in particolare la nozione di “eccezionalismo
occidentale”. Spostando la “divergenza” (preminenza) europea dall’Umanesimo,
nel Trecento, alla rivoluzione scientifica del Seicento.
Americano, quacchero, fu
influenzato da Massignon, il sacerdote orientalista francese, per l’empatia
verso l’islam. E da John Woolman, un quacchero del Settecento, per la critica
all’eurocentrismo.
Marshall G. Hodgson, L’ordine degli assassini, Adelphi, pp.
522 € 32
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