La
ministra Pratel è figlia di indiani dell’Uganda. Degli indentured servants, come gli inglesi chiavano gli schiavi dopo
l’abolizione della schiavitù, che a fine Ottocento furono deportati nell’Africa
di Sud-Est, per lavorare alle ferrovie. Oppure di “baniani”, i mercanti dell’oceano Indiano prima della colonizzazione, che
l’Africa delle indipendenze si applicò a
espellere. Non un grande pedigree: si
dice l’Inghilterra tornata imperiale, ma con le cioce?
“Le
aziende green crescono di più”. Innaffiate coi soldi pubblici. Specie le
colture “bio” – molto salutari per proprietari e produttori.
“La
prima pietra della metropolitana di Riad, la capitale dell’Arabia Saudita, è
stata posta nel 2013. Sei le linee realizzate, per un totale di 179 km., aperte
nel 2019”. Da raccontare a Roma – a Riad cinquant’anni fa c’erano solo alcune,
poche, lampadine, penzolanti. Poi dice che l’Italia è ancora una potenza economica.
“In
migliaia in piazza a Roma contro i vitalizi”. Mille, centomila? Nessuno che lo
dica. Nessuno, probabilmente, che ci sia andato, a vedere il bagno di folla dei
dimaisti.
Un
paio di migliaia – tutti gli attivisti 5 Stelle di Roma, comandati (quelli che
sono per Di Maio).
Si
mobilitano anche i parlamentari 5 Stelle di Di Maio per la manifestazione
contro i vitalizi. Con auto blu e scorta. Abbondante, essendo tutti ministri,
vice-ministri, presidenti parlamentari o di commissioni parlamentari.
È
anche vero che i 5 Stelle non possono farne a meno, di auto blu e di scorta,
abbondante, almeno due macchine, essendo tutti ministri, vice-ministri, e
presidenti di qualcosa (Parlamento, commissione, sub-commisisone, municipio).
L’antivitalizio assicura carriera rapida.
Emozione
per i 5 Stelle in piazza a Roma. Tg tentati quasi dalla diretta, orfani delle
manifestazioni oceaniche, e comunque morsi dalla tarantola. In piazza Santi Apostoli,
che pur sgombera dalle macchine (la piazza è un parcheggio), resta piccola. Ma rettangolare,
lunga, dà facile in immagine idea di grandi folle - basta non inquadrare i lati.
Santi Apostoli veniva usata dai sindacati, per ultima la Cgil una decina d’anni fa,
per motivi di sicurezza, si diceva. In realtà per mascherare che c’erano solo i
funzionari e i galoppini.
L’assassinio
di un carabiniere sette mesi fa a Roma da parte di due americani - con undici
coltellate, non un caso – viene addossato ai carabinieri stessi dai cronisti
giudiziari di “la Repubblica” e il “Corriere della sera”. Potenza degli
avvocati difensori nominati dagli assassini, Francesco Petrelli e Fabio Alonzi.
Che non hanno grande fama a Roma, ma sono in grado di fornire dei video e
questo basta.
I
cronisti giudiziari non hanno coscienza, per definizione. Ma un’etica – un
minimo di etica – dei giornali?
Specialmente
odiosa la presentazione che ne fa il “Corriere della sera” venerdì. Il,complice
dell’assassino bendato in caserma diventa un martire, e la richiesta di
parlare, di dire almeno il suo nome, una tortura: “È inimmaginabile che in un
paese civile si possa assistere ad un simile trattamento di una persona privata
della libertà personale”, afferma l’alta autorità morale di Fiorenza Sarzanini. Leggere per credere:
Berlusconi
si rifà protagonista proponendo un governo di volenterosi con la sponda di Mattarella – per riproporre
fra un anno al Quirinale lo stesso Mattarella. Che si dimise da ministro nel
1990 contro la legge Mammì, che legalizzava le tv – si dimise per provocare la
crisi del governo, lui con altri cinque, ma Andreotti fece finta di nulla.
“Trovaroma”,
il settimanale di svaghi di “la Repubblica”, offre nella rubrica “Tavola”,
forse per san Valentino, una scelta di ristoranti che parte da 250 euro, a
persona. Con una decina a 150, un’altra decina a 100, e un’altra decina a 80.
Rincuorante: Roma è una città ricca e non lo sapevamo. O le tavole ricche hanno
sostituito le principesse?
Anche
vedere ricca “la Repubblica”, che è “una comunità”, dice Scalfari, impegnata e
benpensante, è rincuorante: l’impegno fa
crescere, anche il portafoglio?
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