giovedì 27 febbraio 2020

Ombre - 502

Vanno le “Sardine” da “Amici” per “allargare la platea a un pubblico giovanile finora poco interessato alla mobilitazione”. E giù un diluvio. Fossero andati da Fazio – che però ha la metà del pubblico e non ha i giovani – solo applausi.
Si possono dire i media malati. Oppure sonnolenti – la vecchiaia dà sonnolenza. Sono ancora alla guerra contro Berlusconi, finita una decina d’anni fa.

Che manchi l’ipoclorito di sodio, ora in uso contro il virus, sembra da ridere. Sale grosso con un po’ di candeggina. Ma si vuole forse solo dare ragione a Manzoni, che la peste scatena la stupidità.
O la mancanza di mascherine. Inutili contro il virus, e comunque da buttare ogni poche ore.   

L’avidità che si sposa alla stupidità. La violenza subdola, non perseguibile, da specialisti del codice – quali sono i malviventi da più generazioni storiche, anche se ora al vertice di qualcosa, chiesa, stato, comune.  

Le inefficienze di Lombardia e Veneto, le regioni da sempre iperleghiste, sono drammatiche, trattandosi di morti. Ma anche ridicole, traducendosi in non saper che fare. Il Veneto che adotta come ordinanza anti-virus quella della nemica Emilia, sena nemmeno leggerla. supera ogni immaginazione.

La stessa superficialità, perfino voluttuosa, con cui si è diffuso il virus in Lombardia e Veneto viene ora applicata a danneggiare tutto ciò che è italiano, il cibo, il turismo, la stessa produzione industriale. Tutti “tamponati”, tutti contagiati, ma poi tutti liberamente, si direbbe felicemente, untori, a Firenze come a Torino e Palermo.
Scandalizzandosi se i Caraibi, o Malta, le Mauritius o le Seychelles  non vogliono italiani.

Si dice: speriamo che l’epidemia non investa l’Africa, sarebbe un cataclisma. Per tacere che l’Africa è invece la Lombardia, con il Veneto.

Si vede giocare la Juventus, un club che paga 350 milioni di ingaggi, quindi una squadra di tutti campioni, col freno a mano. Di calciatori lenti, sempre in ritardo sulla palla, che si dicono: “Adesso che devo fare, come ha detto il mister che devo fare”? Questa Juventus si vuole infatti la squadra del mister: dell’allenatore riguardato come un mago, un totem.
Anche nel calcio, che in fondo è anarchico, pur essendo un gioco di squadra, di calciatori più tecnici e altri meno tecnici, c’è, si vuole, e si paga, l’uomo forte, il demiurgo.

Si poteva ritirare la concessione a Autostrade in mille modi dopo il crollo del viadotto sul Polcevera. Si è scelto di pagare 7 miliardi come indennizzo ai Benetton, sperando di tacitarli (ma ci saranno cause, si arriverà a 13-15 miliardi, la metà dei 25 richiesti). Di dare i tremila e rotti km. di autostrade in gestione all’Anas, che non sa come – dovrebbe triplicare il personale. Per poi riaffidare la rete a un gestore “amico”. Di Grillo? È un grosso mediatore di affari.

Ma, poi, certamente Anas non triplicherà il personale, nemmeno lo duplicherà: Si affiderà a appalti e sub-appalti, di fornitori di servizi. Una rete di “amici degli amici”, robusta – l’Anas è il Grande Appaltatore per antonomasia. 
Del Pd romano si sapeva. Ma Conte e i suoi grillini non sono da meno: una fame di sottogoverno hanno da fare scandalo perfino a Roma.

Si occupano i media con lo 0,1 o 0,2 di deficit in contesa con Bruxelles, mentre si decide di pagare sette miliardi, lo 0,3, ai Benetton di Autostrade. Più le spese vive Anas per attrezzarsi a gestire la rete autostradale. I governi Conte si dice che siano quelli della furberia al potere, ma non sembra. Perché, se lo sono, come vanno a piede libero?

“Professionalmente inaffidabili” decreta la Cassazione gli ingegneri di Spea, la società di Autostrade incaricata di monitorare la rete, e li interdice dalla professione: “Dopo il crollo del Morandi falsi test per non chiudere il traffico”, questa la loro colpa. Il “falso” non è più una colpa grave, penale.

Il “delitto inevitabile” è altra innovazione della Cassazione nel caso di uxoricidio. Nel caso in esame, per la Procura della Cassazione era inevitabile benché la vittima avesse sporto dodici denunce contro l’assassino. Il “delitto inevitabile” è ridicolo prima che assurdo, ma è segno di fantasia: anche  giudici ne hanno quando di tratta di non mordere altri giudici (si giudica sulla richiesta di risarcimento dei figli della vittima contro i giudici della Procura che non avevano dato corso alle denunce.

Si fa un referendum tra un mese per azzerare il Parlamento, ridotto ai capipartito e ai loro sottopancia, e non una parola nei media. Il virus li monopolizza, ma non se ne parla nemmeno negli spazi di complemento: si parla della Siria, di Sanders, delle cavallette.

Si può uccidere la democrazia con un referendum che dice di risparmiare cento o duecento milioni sui costi della politica? Evidentemente si può: Grillo e i suoi non sono soli. E questo, bisogna ammetterlo, a nessun fine “pratico”: la stupidità esiste.

“Circa 3 mila persone hanno peso parte a Hanau alla manifestazione contro l’odio”, dopo la strage compiuta da un tedesco, con nove morti – più se stesso e sua madre. Sono molte o sono poche? Sono poche, ma si evita di dirlo.


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