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mercoledì 26 febbraio 2020

Polveriera Libano

Un Paese che ha sei milioni di abitanti e due milioni di profughi dalla Siria? Il Libano.
Un paese che ha due milioni di profughi dalla Siria e nessun aiuto dall’Unione Europea? Il Libano.
Un paese governato da “americani” (dodici ministri hanno la doppia nazionalità, il primo ministro è il vice-presidente dell’università americana di Beirut), tutti ladri? Il Libano.
Un paese governato da americani insieme con Hezbullah, gli sciiti armati e telecomandati dall’Iran, reduci dal sostegno armato a Assad in Siria? Il Libano.
Un paese la cui valuta è ormai il dollaro, ma non ha dollari? Il Libano.
Si direbbe il Libano un paese abbandonato da Dio e dagli uomini. Ma non del tutto: torme di europei, italiani in buona parte, comprano di tutto, beni immobili e mobili, perfino titoli di Stato. Per ripulire denaro sporco.
L’ultimo avamposto in qualche modo occidentale nel Medio oriente arabo, il Libano, mezzo cristiano, è stato abbandonato dal Vaticano. E dalla Francia, sua protettrice tradizionale. L’Italia è subentrata con varie missioni militari a partire dal 1982, e ha pure il comando dei caschi blu Onu di interposizione alla frontiera con Israele, col più grosso contingente, 1.400 uomini, ma non si occupa di nulla.
Il Libano sperava nell’Italia per mettere a frutto i giacimenti di gas lungo le sue coste nel Mediterraneo orientale, e nulla: Conte in visita ha detto “come no, ci penseremo”.


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