Un paese che ha due milioni di profughi
dalla Siria e nessun aiuto dall’Unione Europea? Il Libano.
Un paese governato da “americani”
(dodici ministri hanno la doppia nazionalità, il primo ministro è il
vice-presidente dell’università americana di Beirut), tutti ladri? Il Libano.
Un paese governato da americani insieme
con Hezbullah, gli sciiti armati e
telecomandati dall’Iran, reduci dal sostegno armato a Assad in Siria? Il
Libano.
Un paese la cui valuta è ormai il
dollaro, ma non ha dollari? Il Libano.
Si direbbe il Libano un paese abbandonato
da Dio e dagli uomini. Ma non del tutto: torme di europei, italiani in buona
parte, comprano di tutto, beni immobili e mobili, perfino titoli di Stato. Per
ripulire denaro sporco.
L’ultimo avamposto in qualche modo occidentale
nel Medio oriente arabo, il Libano, mezzo cristiano, è stato abbandonato dal
Vaticano. E dalla Francia, sua protettrice tradizionale. L’Italia è subentrata
con varie missioni militari a partire dal 1982, e ha pure il comando dei caschi
blu Onu di interposizione alla frontiera con Israele, col più grosso
contingente, 1.400 uomini, ma non si occupa di nulla.
Il Libano sperava nell’Italia per
mettere a frutto i giacimenti di gas lungo le sue coste nel Mediterraneo
orientale, e nulla: Conte in visita ha detto “come no, ci penseremo”.
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