Nel
2019 l’Italia ristagna, per il dodicesimo anno consecutivo.
L’Europa
arranca, nei dodici anni successivi al crac bancario del 2007, ma più per la
debolezza dell’economia italiana.
Le
statistiche coprono l’affanno dell’economi, con aggiustamenti contabili
(semestrali, annuali, trimestrali), e la cosa non viene messa in chiaro. Che
gli investimenti si riducono, l’occupazione si precarizza, il reddito (la
distribuzione del reddito) si comprime, in termini reali e anche monetari.
È
la parte più rischioso, anche minacciosa, della situazione attuale: l’Italia non
è ancora tornata ai livelli 2007, ma non
si dice.
In
calo nel quarto trimestre anche le esportazioni. Forse una tendenza nuova,
negativa – rilevata già a metà 2019.
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