Crolla la produzione a dicembre, - 4,3 per cento. A partire dai
settori che più hanno mercato e contraddistinguono l’industria italiana: macchine
utensili (-7,7), automotive (- 7,3), legno (-6,6).
La produzione cala in Italia in
parallelo col calo dell’attività in tutta Europa, -3,5 in Germania e - 2,7 in
Francia. Ma in Italia il calo è più accentuato: non si fanno più investimenti.
Ristagna l’economia in tutta Europa,
ferma alle politiche di stabilizzazione e compressione fiscale. Mentre negli
Stati Uniti continua a correre, e anche in Cina, malgrado il nuovo virus
letale.
L’Istat studia come far valere una
crescita dell’economia nel 2019, seppure dello 0,1 per cento. Ma la sostanza è
il ristagno, con forti sintomi di debolezza.
La crescita del pil nel 2020, che il governo prospetta dello 0,6 per cento,
prospettiva già irrisoria, sarà al più dello 0,2 per cento nell’ipotesi più
favorevole.
Nessun commento:
Posta un commento