Gli
Stati Uniti, 330 milioni di persone, hanno tremila contagi, l’Italia,
60 milioni, ventimila - tremila sono i casi in più ogni giorno. Ma non c’è differenza, gli Stati Uniti stanno peggio.
Si
teme molto per l’Africa, che non ha gli ospedali. Senza dire che il coronavirus
teme le temperature: a 25-27 gradi è morto.
“Perché
l’Italia ha molti più casi degli altri Paesi?”, si è chiesto il “Corriere della
sera” del coronavirus. E si è fatto rispondere che noi li denunciamo – noi, ma
senza dire che gli altri li nascondono, la Germania, la Francia. Sublime
ipocrisia. Purché non si dica della superficialità e inefficienza.
“Picco
di contagi tra dottori e infermieri. Ci mancano anche le mascherine”. Ecco,
questo è già più vero. Ma dove succede, questo è annegato nel lungo articolo:
in Lombardia e nel Veneto.
Si
è diffuso il coronavirus nella e dalla Bassa padana, l’asse Cremona-Piacenza.
Con propaggini nella costa ligure, marchigiana e toscana, nelle seconde case
lombarde e e della bassa emiliana.
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