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lunedì 16 marzo 2020

Cronache virali


Il virologo milanese Burioni, che non ne ha azzeccata una, per promuovere il suo libro continua ad attaccare fuori casa. Esaurita la Toscana, si attacca da qualche tempo a Roma. Da ultimo postando una foto dell’Isola Tiberina come se, nella prima domenica di serrata, fosse adibita a parco divertimenti, spensierati. Mentre chi ci è passato non vedeva proprio nessuno, un deserto strano per un ospedale, anzi due ospedali - l’Isola Tiberina è due ospedali, Fatebenefratelli e Israelitico. C’è a chi il virus porta fortuna. Speculatori, profittatori.
Burioni posta dell’Isola Tiberina foto vecchie. Palesemente vecchie, sicuro che saranno subito sbugiardate in rete. Virologo in quanto untore? Magari no, ma per la pubblicità, “più parlano di me meglio è”. Alla vecchia insegna lombarda, della pubblicità che è l’anima del commercio.
Roma ha adeguato due ospedali al coronavirus, con terapia intensiva, in quattro giorni dacché è stata decretata l’emergenza. Ma questo non fa testo. Milano, che ha gli ospedali saturi, non c’è riuscita, ma per colpa, dice, della Protezione civile. Il virus è anche reagente di verità.
Trentunmila ritorni in Sicilia in una settimana, dalla Lombardia e dalla Bassa padana. Ventimila (forse trentamila) in Puglia, sempre dalla Lombardia. Per amore o per soperchieria?

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