lunedì 16 marzo 2020

Donne maschie

Molaioli dirige un cast di tutte donne per la miniserie Rai sui femminicidi, e più in generale sulla sopraffazione della donna in ambiente domestico, moglie, figlia, madre. Dove però tutte – eccetto la vittima, naturalmente, ma di questo solo all’ultima puntata – si comportano da uomini, da maschi: nei confronti dei sottoposti e dei superiori, dei padri, dei figli, dei fratelli, dei mariti. Nonché dell’uomo di comodo, preso e lasciato, per un colpo e via – per far vedere Capotondi un poco nuda.
Capotondi dà perfino l’impressione di recitare se stessa - che non sarebbe dunque la minuta sognante ex ragazzina quale appare, ma una dura carrierista. Mentre l’uomo, l’unico in scena, non affascinante e anzi spigoloso e rugbysta (Matteo Martari), che è come dire fascista, col terzo tempo inevitabile in birreria, è l’unico con un poco di sensibilità.
Curioso. Forse non un errore di sceneggiatura – Molaioli ha fatto film di ben altra complessità, “Suburra”, “La ragazza del lago”, con cast più difficili da governare di questo.
Andrea Molaioli, Bella da morire

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