Bei luoghi – il paradiso esplorato-inesplorato
di qua e di là dell’Appennino, tra Castelluccio, la Massa Trabaria, una Rimini
senza balere, Fontanellato, eccetera. Belle canzoni, non impegnative. Interpreti
semplici, tanto bravi che “non recitano”. Un po’ di cinefilia, ma non guasta.
Le cose della vita ci sono, perfino
accavallate: le difficoltà, le crisi. L’abbandono. La violenza in famiglia. I
debiti. Le liti coniugali – le separazioni, le case, i figli, eccetera. Gli sbirri. Il razzismo.
L’alzheimer. Ma, si sa, il tempo sempre quello è, meglio non sprecarlo – non
lasciarsi sopraffare.
Bisognerebbe farne un genere, del divertimento.
Non solo al tempo della peste. Fresi è perfino bello, grazie al sorriso luminoso di Simona
Molinari.
Walter Veltroni, C’è tempo
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