Non se ne parla, forse per carità di
patria, con migliaia di infettati e centinaia di morti, ma è il nodo
dell’epidemia. È il dato più sicuro della
crisi, anche se viene taciuto. A Codogno, a Schiavonia, a Brescia e al policlinico
della Seconda università a Roma, un solo paziente abbandonato per 24 ore è stato
causa delle epidemie locali – a Roma ancora no, ma è facile prevedere che l’infezione già partita. Si dice delle restrizioni imposte
alla sanità, Pronto Soccorso compresi, ma 24 ore di attesa per un paziente presumibilmente
infetto sono solo possibili per una logica determinata, quella di far pagare i
controlli.
Si direbbe la cosa criminale, da “untori”. Roma, la capitale d’Italia, tre
milioni e mezzo di abitanti, che arriva a dover chiudere le scuole perché il
Policlinico di un’università ha lasciato “il paziente numero 1” ventidue ore in
attesa in barella. Ma è semplicemente la mania mercati sta che ci affligge.
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