La popolazione mondiale censita
dall’Onu è cresciuta da poco più di sei miliardi nel 2000 (esattamente 6,143
miliardi) e quasi otto quest’anno (7,795). Crescerà ancora, a 9,735 miliardi
nel 2950, secondo le previsioni – che in demografia sono sempre attendibili. Ma
avendo dimezzato nel trentennio a venire il tasso di crescita rispetto ai primi
venti anni del Millennio. Anzi, secondo l’Iiiasa viennese, International
Institute for Applied Systems Analysis, si fermerà a 9,383 miliardi.
Si tratta di un dimezzamento del tasso
mondiale di crescita demografica. E il calo è generalizzato L’incremento medio
annuo si riduce in Africa dal 2,8 del ventennio 2000-2020 all’1,7 nel trentennio
L’incremento in Asia rimane invariato, e basso, allo 0,4 per cento – il
decremento di Cina e Giappone compensa gli incrementi altrove, nei paesi
mussulmani (Turchia, Bangladesh, Indonesia), nelle Filippine e in India. Gli
Stati Uniti riducono l’incremento dallo 0,8 allo 0,5. L’America Latina dall’1,1
allo 0,5. L’Oceania dall’1,5 all’1. L’Europa si restringe: dal modesto
incremento dei primi venti ani, lo 0,1, passa a un decremento netto, dello 0,2
per cento.
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