Prometeo se ne lamenta con
l’amico Momo. Che però, dio dello scherno, lo sfida a provare il suo primato.
Prometeo accetta, si fa una scommessa, e i due cominciano a perlustrare il
mondo. Partono dal mondo nuovo, e ci trovano i cannibali. Non meglio va nel
mondo antico: le donne si bruciano o sono bruciate per onorare gli uomini. “Avresti tu pensato”, celia Momo con l’amico
Prometeo, “quando rubavi con tuo grandissimo pericolo il fuoco dal cielo per
comunicarlo agli uomini, che questi se ne prevarrebbero, quali per cuocersi
l’un l’altro nelle pignatte, quali per abbruciarsi?”
Non meglio va “dagli inciviliti”,
presso i quali Prometeo infine propone di provare la sua pretesa. A Londra,
dove scendono, è il caso di un uomo che ha ucciso i figlioletti e si è ucciso.
Momo decide comunque di “congratularsi con Prometeo sopra i buoni effetti della
civiltà”. Ma Leopardi taglia corto: “Prometeo lo prevenne; e senza curarsi di
vedere le due parti del mondo che rimanevano, gli pagò la scommessa”.
Uno dei brevi apologhi,
dialogati, delle “Operette morali”. Partendo da Luciano, “Ermotimo”, e il
concorso a premi degli dei inventori.
Giacomo Leopardi, La scommessa di Prometeo, free online
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