550 morti in una giornata, in cui
si liberano solo venti o trenta posti di terapia intensiva, significa che molti
decessi sono causati dalla mancata terapia intensiva – è qui il grande differenziale
di letalità con la Germania.
Si scopre ora che molti contagiati in
età a Milano e dintorni venivano smistati alle case di riposo. Cioè mandati a
morire. Facendo così delle case di riposo, Rsa, focolai di contagio.
Un’assurdità prima che una leggerezza, o disorganizzazione.
I gestori di queste Rsa, che ora si
mandano a processo, sapevano bene di cosa si trattava – smaltire rapidamente la
popolazione in età poco o non autosufficiente. La gestora di una di queste case, che non ha avuto nessun
deceduto fra i suoi 84 ricoverati, Manuela Massarotti, “Domus Patrizia”, lo
spiega con chiarezza al “Corriere della sera”: “Ricevevo venti telefonate al
giorno con la richiesta di accettare pazienti dagli ospedali. Ho tenuto duro”.
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