“Oltre 30 milioni di lavoratori sono in
cassa integrazione nelle cinque più grandi economie europee, Germania, Francia,
Gran Bretagna, Italia, Spagna”, “Financial Times”. Più di tutti in Francia,
seguita da Italia, Germania, Spagna, Gran Bretagna. Un terzo della forza lavoro
totale nei cinque paesi.
Il Congresso americano si accinge a
varare un secondo sussidio ale famiglie, in aggiunta a quello da 600-1.200 dollari,
in relazione diretta col reddito (sotto i 75 mila dollari), già pagato un mese
fa.
I 600 euro per le partite Iva, per i mesi
di marzo e aprile, stanziati col primo Dcpm il 10 marzo, non sono ancora stati pagati.
Nessuna
erogazione, benché prevista dallo steso decreto, in forma di integrazione
al reddito, per bar e ristoranti è stata effettuata.
La Cassa integrazione in deroga, per i
dipendenti di pubblici esercizi (bar, ristoranti), non è stata ancora pagata.
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