Un team di ricercatori della Sapienza
si è applicato a due (non) piccoli misteri del coronavirus: come mai i morti comunicati
all’Istat sono molti di più di quelli censiti dalla Protezione civile, e come
mai muoiono di virus due uomini per ogni donna. È la prima e la più accurata delle
tante indagini che ora si accumulano, soprattutto di tipo giornalistico, con
induzioni e proiezioni, anche mondiali, dell’“Economist”, del “Financial
Times”, dell’Ispi, etc., sulla portata reale del contagio. La confluenza dei
dati all’Istat da parte dei Comuni non è automatica: circa un quarto del totale
dei Comuni italiani li avevano conferiti al 4 aprile. Ma abbastanza da
consentire un’estrapolazione probabilisticamente attendibile sull’intero
universo statistico.
La stima dei decessi avvenuti a
causa dell’epidemia in modo indiretto, ossia non direttamente causati dal
virus, è corroborata dalla lettura delle morti ospedaliere da covid più elevate
per gli uomini che per le donne. Una lettura che, in vari scenari, conferma che
mancano circa diecimila morti al conteggio. Mancavano al 4 aprile.
Enrico Bucci-Luca Leuzzi-Enzo Marinari-Giorgio
Parisi-Federico Ricci Tersenghi, Verso una stima di morti
dirette e indirette per Covid, scienzainrete, free online
Nessun commento:
Posta un commento