giovedì 16 aprile 2020

Il cielo animato


Una compilazione, non un testo scientifico come quello di Eratostene, né poetico come in Ovidio. Un lavoro di divulgazione, che però ha avuto continua fortuna, da Isidoro di Siviglia, il santo vescovo enciclopedista che convertì i Visigoti, fino a Boccaccio, anzi fino a tutto il Cinquecento. Il (probabile) bibliotecario di Augusto, di origine spagnola, portato a Roma da Cesare, che lo prese con sé ad Alessandria, allievo del poligrafo e grammatico greco Cornelio  Alssandro, sa riprendere il già noto in forma narrativa. Animando il cielo, di divinità, eroi, personaggi di ogni qualità, e miti, saghe, aneddoti.
La lettura è facilitata dal fatto che i nomi dei riferimenti celesti, le stelle, le costellazioni, molti pianeti, la Via Lattea, sono rimasti pressappoco uguali.
Il titolo dela compilazione è “Poeticon Astronomicon”. Qui è stato cambiato a somiglianza delle “Favole”, l’altro lavoro mitografico di Hygino, con il quale è ricordato nelle storie letterarie.
Questa edizione è illustrata con le xilografie dell’ “Astronomicon” stampato a Heidelberg nel 1589.  
Caio Giulio Hygino, Fabulario delle stelle, Sellerio, pp. 204 € 9

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