Il salvataggio, come si spiega alla fine del quarto
episodio, fu imposto da Angela Merkel alla Banca centrale europea, perché le
banche tedesche erano molto esposte in Irlanda. Il salvataggio la Bce girò in
parte allo Stato irlandese, che si dovette fare carico della nazionalizzazione
delle banche stesse, sottraendo risorse agli investimenti e alla spesa sociale.
L’Unione Europea contribuì con 85 miliardi – almeno 85 miliardi.
Il
fatto è ben spiegato in “Gentile Germania”, 2014, libro ancora attuale e in
commercio: “Il 27 novembre 2010 l’Ue salvò l’Irlanda dalla bancarotta, con un
prestito gratuito di 85 miliardi, di cui 35 per le banche e 50
per alleviare il debito. Un anno prima la Grecia, che chiedeva 30 miliardi
contro la speculazione sul debito, non li aveva ottenuti, la Germania s’era
opposta”. Un
episodio non da poco, e anzi imponente, della storia europea recente. Che si
obnubila, in Italia. Come tutto ciò che avviene.
La serie si rivela uno sguardo critico sulla
globalizzazione – che è degli interessi, non dei diritti. Preciso e chiaro, ma
forse complicato per il ritmo della narrazione che si vuole velocissimo. Sicuramente
complicato in italiano. In inglese suona ordinario. Anche nelle didascalie inglesi,
nella versione doppiata, dei giornali e i notiziari tv londinesi e americani.
Una conferma deprimente del bassissimo livello dei media italiani: di quanto l’italiano,
la lingua e il popolo, sono stati impoveriti negli ultimi decenni. Anche la
politica, rozza. Non sappiamo perché non capiamo, non sappiamo capire.
Jan Maria Michelini-Nick Hurran, I diavoli
Nessun commento:
Posta un commento