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mercoledì 27 maggio 2020

Gli aiuti pubblici all’economia vanno bene se tedeschi

La metà degli interventi pubblici nell’economia avallati dalla Commissione Europea - dalla direzione Concorrenza - sono tedeschi. La Germania ha avuto avalli più di Francia, Italia e Spagna messi assieme - tanti quanti quelli del resto dell’Unione Europea, se si tolgono dal totale gli avalli dati al Regno Unito, che è di fatto fuori dalla Ue.
Una poco seguita audizione al Parlamento europeo della vice-presidente della Commissione, titolare della direzione Concorrenza, Margaret Vestager, ha fornito questi dati. Sulle autorizzazioni date dalla sua direzione dopo l’allentamento delle norme antitrust deciso nel cosiddetto “Quadro temporaneo”, quindi due mesi e mezzo fa, come rimedio alla crisi economica imposta dal coronavirus. La Germania ha avuto la metà delle autorizzazioni, in termini di valore, e le ha avute rapidamente.
Le autorizzazioni sono state 175, “ per un totale stimato di 2.130 miliardi di euro”, ha spiegato la commissaria. E ha precisato:  “Il 47 per cento del totale riguarda la Germania, il 18 per cento l’Italia, il 16 la Francia, più del 4 la Spagna, quasi il 4 per cento il Regno Unito, il 2,5 il Belgio e la Polonia e l’1,5 o meno gli altri Paesi”.

Questo è un fatto, certo. Il piano da 750 miliardi è solo una proposta, da discutere


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