mercoledì 6 maggio 2020

Il Corriere tedesco

Io sono convinto, con testardaggine illuministica, che un giorno anche la Germania darà luce verde agli eurobond, così come ero convinto che avremmo indotto la Merkel ad accettare che la Bce stabilizzasse il mercato dei titoli di Stato contro la speculazione”. Così tuonava Monti, dall’alto del “Corriere della sera, non più tardi di una settimana fa. Ma il Bundesverfassungsgericht, la Corte Costituzionale tedesca, non si è fatto scrupolo di dargli torto. Di eurobond non si parla, la suprema corte tedesca non vuole nemmeno gli acquisti di titoli di Stato da parte della Bce – anche se la banca centrale europea esula dalla sua competenza.
Il professore non conosce la Germania – è a due passi, grande, ben aperta? Possibile. Ma c’è dell’altro: “Bce. Sì al Quantitative Easing dalla Germania”, titolava ancora ieri il sito del “Corriere della sera”- “quantitative easing” è l’acquisto di titoli di Stato da parte della banca centrale. Problemi di lingua? Ma la decisione della Corte era in italiano su tutti i siti.

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