“Io sono convinto, con testardaggine
illuministica, che un giorno anche la Germania darà luce verde agli eurobond,
così come ero convinto che avremmo indotto la Merkel ad accettare che la Bce
stabilizzasse il mercato dei titoli di Stato contro la speculazione”. Così
tuonava Monti, dall’alto del “Corriere della sera, non più tardi di una
settimana fa. Ma il Bundesverfassungsgericht, la Corte Costituzionale tedesca, non
si è fatto scrupolo di dargli torto. Di eurobond non si parla, la suprema corte
tedesca non vuole nemmeno gli acquisti di titoli di Stato da parte della Bce –
anche se la banca centrale europea esula dalla sua competenza.
Il professore non conosce la Germania – è a
due passi, grande, ben aperta? Possibile. Ma c’è dell’altro: “Bce. Sì al Quantitative Easing dalla
Germania”, titolava ancora ieri il sito del “Corriere della sera”- “quantitative
easing” è l’acquisto di titoli di Stato da parte della banca centrale. Problemi
di lingua? Ma la decisione della Corte era in italiano su tutti i siti.
Nessun commento:
Posta un commento