Spock si chiedeva ieri su questo sito
se il governo tedesco non fa propaganda sul coronavirus. No, è tutto vero, ci
sono le statistiche.
A metà aprile, tutti i conti fatti (le statistiche
demografiche), la Germania ha avuto quest’anno meno morti, nei primi tre mesi e
mezzo, della media storica stagionale. Malgrado cioè i morti per coronavirus.
La mobilitazione sanitaria per il virus ha migliorato il trattamento delle
altre patologie.
Continua il record positivo della
Germania, in tema di contagi e decessi da coronavirus, infinitamente minore dei
paesi europei a popolazione comparabile, Gran Bretagna, Francia, Italia, Spagna
– ma la Germania ha un 20-25 per cento di popolazione in più. Senza speciali
accorgimenti, la giusta tutela sanitaria. Ha isolato gli anziani, invece d’infettarli
con ricoveri forzati: l’età media dei
contagi in Germania è attorno ai 50 anni, in Italia e altrove supera i 60. A
gennaio, alle prime avvisaglie del virus, ha messo a punto un test, ha attrezzato
tutti i laboratori pubblici e privati a riprodurlo, ha organizzato le unite
sanitarie locali in modo da applicarlo a tappeto – 350 mila test sono svolti a
settimana. Inoltre, ha attrezzato ospedali e terapie intensive in previsione
del contagio.
Da inizio mese, test anticorpali sono anche avviati su vasta
scala. Circa 100 mila campioni casuali a settimana vengono testati, per
valutare se si sta creando un’immunità al virus.
Tempestivi, pagati subito, e molto
elevati, da dieci a quindici volte quelli italiani, i sussidi ai senza lavoro per
lo stop obbligato delle attività. Ai lavoratori dipendenti e alle partite Iva
(novemila euro, subito).
Organizzata da una settimana anche la
ripresa di alcune attività: i genitori di cui è previsto il rientro al lavoro, sia dipendenti che autonomi, sono stati contattati dagli asili e dalle
scuole per organizzare l’intrattenimento dei figli, nella sede scolastica o a
domicilio.
Nessun commento:
Posta un commento