domenica 10 maggio 2020

Il miracolo tedesco

Spock si chiedeva ieri su questo sito se il governo tedesco non fa propaganda sul coronavirus. No, è tutto vero, ci sono le statistiche.
A metà aprile, tutti i conti fatti (le statistiche demografiche), la Germania ha avuto quest’anno meno morti, nei primi tre mesi e mezzo, della media storica stagionale. Malgrado cioè i morti per coronavirus. La mobilitazione sanitaria per il virus ha migliorato il trattamento delle altre patologie.
Continua il record positivo della Germania, in tema di contagi e decessi da coronavirus, infinitamente minore dei paesi europei a popolazione comparabile, Gran Bretagna, Francia, Italia, Spagna – ma la Germania ha un 20-25 per cento di popolazione in più. Senza speciali accorgimenti, la giusta tutela sanitaria. Ha isolato gli anziani, invece d’infettarli con  ricoveri forzati: l’età media dei contagi in Germania è attorno ai 50 anni, in Italia e altrove supera i 60. A gennaio, alle prime avvisaglie del virus, ha messo a punto un test, ha attrezzato tutti i laboratori pubblici e privati a riprodurlo, ha organizzato le unite sanitarie locali in modo da applicarlo a tappeto – 350 mila test sono svolti a settimana. Inoltre, ha attrezzato ospedali e terapie intensive in previsione del contagio. 
Da inizio mese, test anticorpali sono anche avviati su vasta scala. Circa 100 mila campioni casuali a settimana vengono testati, per valutare se si sta creando un’immunità al virus.
Tempestivi, pagati subito, e molto elevati, da dieci a quindici volte quelli italiani, i sussidi ai senza lavoro per lo stop obbligato delle attività. Ai lavoratori dipendenti e alle partite Iva (novemila euro, subito).
Organizzata da una settimana anche la ripresa di alcune attività: i genitori di cui è previsto il rientro  al lavoro, sia dipendenti che autonomi, sono stati contattati dagli asili e dalle scuole per organizzare l’intrattenimento dei figli, nella sede scolastica o a domicilio.   

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