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Il silenzio del Lazio
Parlano tutti , i presidenti di
regione, per un motivo o per l’altro, nella gestione del contagio. A Milano, a
Genova, a Bologna, a Napoli, nel Veneto, a Torino, a Bari, a Cagliari,
presidenti e assessori di sinistra e di destra. Tace il Lazio: Zingaretti è
come se non ci fosse, i suoi assessori pure.
Tace pure, a Roma, la sindaca Raggi,
prima e per altri versi molto presenzialista. Non ha dato nemmeno istruzioni
precise ai vigili urbani durante il lockdown,
che infatti hanno agito di testa propria – hanno perfino fermato davanti
all’edicola chi all’edicola andava per comprare il giornale.
Il silenzio di Zingaretti è singolare
anche perché lui è il segretario del Pd, il partito al governo. Aveva promesso,
uno o due mesi fa, prove sierologiche per tutti. Le prove non si sono fatte.
Zingaretti non ha più parlato.
Usava dire un tempo dell’America Latina,
che si governava “meglio di notte, quando i governanti dormono”.
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