L'annessione di Hong-Kong
“Trump
manderà i marines a Hong Kong? Sennò, la sua «forte reazione» è l’ennesimo bluff”:
sardonico il commento del partito Comunista Cinese, affidato al suo giornale di
lingua inglese “Global Times” perché sia compreso meglio. Dietro le belle maniere
ostentate in Occidente, il PCC è semrpe quello: è duro e marcia come un bulldozer.
Dall’Assemblea
del Popolo si è anche fatto approvare, all’unanimità meno uno, e sei astenuti,
l’annessione di fatto di Hong-Kong, contro gli accordi internazionali di venti
anni fa per “un paese due sistemi”. La legge per l’annessione di Hong-Kong
ancora non è stata varata, ma l’Assemblea se ne è detta entusiasta.
L’Assemblea,
il Parlamento di Pechino, conta 2.885 membri. In rappresentanza di nove partiti,
più alcuni indipendenti. Tutti gemmati e patrocinati dal PCC. Di cui si
limita a ratificare le decisioni – le decisioni dell’Ufficio Politico
(Politburo) del partito.
Volendo
razionalizzare, si potrebbe dire domani: nel 2020 la Cina infettò gli Usa di coronavirus,
e si prese Hong Kong. Non è esatto, ma non è sbagliato.
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