De Benedetti vuole un giornale “liberalsocialista”
- “l’Unità”. Scalfari pure: Maurizio Molinari, il nuovo direttore di “la
Repubblica”, non lo ha chiamato, e lui vuole che il giornale sia “liberalsocialista”.
Claudio Martelli prova a fare qualche numero dell’“Avanti!”, nel solco liberalsocialista.
Si direbbe un’epidemia.
Passi Martelli, che liberalsocialista è sempre stato, e con l’“Avanti!” fa solo un paio di numeri di vecchie
glorie, come certificato di vivenza. De Benedetti, tessera numero un del
partito Democratico quindici anni fa, era quarant’anni fa il pilastro di De
Mita, il front-man di tutti gli
anti-socialisti, liberali e non. Infatuato di De Mita era pure Scalfari – che ora
si copre con Berlinguer, col quale invece non aveva confidenza.
In chiave di liberalsocialismo,
Molinari sembra la persona più indicata. Che vogliono dunque De Benedetti e
Scalfari? Forse lavarsi la coscienza: non sono credenti, ma ai posteri ci tengono.
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