Ombre - 514
Tedeschi e svizzeri possono
attraversare l’Austria per recarsi in Italia, gli austriaci no – e gli italiani
non possono andare in Austria. Non è demenza, è il petty nationalism, il “sovranismo” che ha preso il posto di ogni
politica.
La Svezia ha il record dei morti
da coronavirus per abitante, spiega Andrea Tarquini su “la Repubblica”: “La
media mobile a sette giorni (13-20 maggio, n.d.r.) del tasso di mortalità pro
capite da Covid 19 è 6,25 per milione di abitanti in Svezia contro 5,75 nel
Regno Unito, 4,6 in Belgio, 3,423 in Francia, 3 in Italia”. Svezia ai primi
posti anche nel tasso di mortalità globale dall’inizio del contagio.
C’è un’altra concezione della
vita nel Nord Europa. La Svezia per esempio considera legale l’eugenetica sui
nascituri. Ma non se ne parla: l’Europa è un flatus vocis, un
fiato.
Nessuna farmacia vende le mascherine
al prezzo concordato col commissario straordinario Arcuri, 0,50 euro. Anzi le
vendono a dieci e venti volte tanto. Roba anche di provenienza incerta, e quindi
di qualità dubbia.
L’epidemia si è tradotta presto
in furto legalizzato. Sui risparmi delle famiglie. Che tanto più si vogliono vigilanti,
impaurite, con la drammatizzazione, tanto più facilmente vengono derubate. Senza
possibilità di denuncia o di perseguimento d’ufficio.
Si
fa scandalo delle intercettazioni casuali di Palamara, il giudice, con altri
giudici, in cui si organizzano per “mettere sotto” Salvini. Come se questa non
fosse la normalità.
Il
Parlamento assolve il ministro della Giustizia,
accusato in televisione da un giudice, Di Matteo, di intendersela
con i mafiosi. Evitandone la promessa
nomina alla sorveglianza sulle carceri, e monetizzando i “ricoveri” per motivi di salute
a domicilio. Ma non si condanna Di Matteo per calunnia.
I
giudici sono il corpaccione del potere, quello vile - cariche, promozioni,
cordate, intrighi, vendette. Il curioso è che il Pd, nella parte ex Pci, se ne
fa scudo e garante. Come se fossero strumenti suoi, o comunque di democrazia –
è il partito che assume Di Matteo tra i suoi, nel mentre che assolve il
ministro 5 Stelle.
L’ordine
giudiziario è l’unico non defascistizzato. Dalle eccellenze e gli ermellini in
giù, la sacralità del potere.
Esemplare
ma ignota ai più la storia del perché l’Europa non morde sulla crisi. A tutti
eccetto che a Fubini, che sul “Corriere della sera” domenica, documenta come
cinque signorine e signorini, in Austria, Finlandia, Olanda, Svezia, Danimarca,
hanno eviscerato e ridotto progressivamente tutti
gli interventi finanziari anti-coronavirus finora escogitati a Bruxelles. I
ritardi programmando peraltro di tutte le decisioni – si andrà a estate
inoltrata, forse, se tutto va bene.
Mercoledì
s’incaricano i quattro direttamente (manca nel caso la Finlandia) di dare
ragione a Fubini: il piano Macron-Merkel per un fondo europeo di rilancio da
500 miliardi è contestato, prenderà molto tempo in negoziati, sarà svilito,
sarà approvato in estremo ritardo, ridotto in brandelli.
Le
cose, cioè, si sanno. Ma non se ne parla.
Un
nome onorato della cantieristica, Ferretti, vuole insediarsi nel porto di
Taranto. Sede sussidiaria della forza navale Nato in Italia, dopo Napoli. Se
non che si chiama ancora Ferretti ma si legge cinese, è un nome passato da
tempo nelle mani di un ente di Stato di Pechino. La Cina non si nasconde. Sorniona,
con la sua strategia casalinga, ma lesta.
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