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Conte futurista
“Non
basta fare riforme, bisogna reinventare il paese”,
così
parla Conte, il presidente del consiglio,
o
della politica futurista, in senso proprio,
delle
“parolibere”, le parole in libertà,
nel
vuoto asintomatico di villa Pamphili
alla
ruminazione delle videocamere,
e
questo è tutto: un futuro senza presente
entro
un presente senza futuro.
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