martedì 9 giugno 2020

Hemingway, o la caccia ala felicità

Una prima prova - o un brogliaccio, ma in bella copia - de “Il vecchio e il mare”, il racconto della pesca del marlin record. Con la stessa figura di Santiago, il “vecchio”, qui suddivisa tra Josie - che il nipote-editore suppone essere Joe Rusell, quindi un americano, col quale Hem andava a pesca a Cuba – e Carlos, il mozzo, entrambi con l’eloquio del protagonista del racconto che sarà premio Pulitzer 1953 e premio Nobel 1954 (menzionato specialmente nel Nobel all’autore).
È il racconto dell’aggancio di un marlin gigante, dopo molti giorni di pesca alla sua ricerca, che però riesce a sganciarsi e andare via. Ambientato nel 1933, per i particolari della cronaca – sbirri del dittatore cubano Gerardo Machado e manifestazioni contro. Ma scritto probabilmente dopo la guerra, del 1945-46 – “Il vecchio e il mare”, pubblicato con immediato straordinario successo sulla rivista “Life” nel 1952, è del 1951. Una scrittura da vita vissuta, da gite in barca meridiane dentro la giornata di lavoro: con le mani già piagate dalla lenza nella lunga corsa vorticosa del marlin preso all’amo, ma senza l’impianto favolistico, alla “Moby Dick”, che sarà de “Il vecchio e il mare”.
Il racconto è stato ritrovato e viene pubblicato – in anteprima su una nuova edizione de “Il vecchio e il mare” in calendario per fine anno - da Seán Hemingway, archeologo (“La tomba di Alessandro”), curatore per l’arte Greca e Romana del Metropolitan Museum of Art, nipote in linea diretta dello scrittore – figlio di Gregory, il figlio prolifico di Hem (otto figli) che però aveva carattere e gusti femminili. Il titolo è stato scelto da Patrick, il secondo figlio di Hemingway, zio di Seán, traendolo da “Verdi colline dell’Africa”, il racconto non romanzato di un safari in Africa, nell’inverno 1933-34, gli stessi anni a cui il racconto fa riferimento. È il titolo di una sezione di “Verdi colline”, a sua volta ispirato dalla Dichiarazione d’Indipendenza, che annunciava “Vita, Libertà e la ricerca della Felicità”.
Sono pochi i materiali non pubblicati di Hemingway, spiega Seán in un’intervista che accompagna la pubblicazione sul “New Yorker”, quasi tutti racconti autobiografici della seconda  guerra mondiale.
Ernest Hemingway, Pursuit as Happiness, “The New Yorker”, 8-15 giugno 2020


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