La traduzione tradisce
Del travestimento Montale è
l’autore dietro le quinte, da suggeritore. “Faccia tradurre”, disse nei primi
mesi del 1978, “con allegria”, a Maria Corti, “in arabo la lirica Nuove stanze delle Occasioni”.
Per poi farla tradurre dall’arabo, come componimento di anonimo, in
francese, e dal francese al polacco, e così di seguito, a catena, in russo,
ceco, bulgaro, olandese, tedesco, spagnolo, e dallo spagnolo all’italiano. Non
ci sarebbe stata più la poesia originaria, Maria Corti ricorda che “lo disse
con un gradevole, consueto risolino ironico”. Analogo desiderio, ricorda ancora
Corti, era stato espresso da Montale una dozzina d’anni prima, a Enrico
Emanuelli che per il loro giornale, il “Corriere della sera”, l’aveva
intervistato in occasione della nomina a senatore a vita.
Attraverso Guglielmo Gorni, italianista a Ginevra, Maria Corti avvia l’anno dopo il progetto, e le prime traduzioni sono pronte
in breve. Quella fondamentale in arabo è affidata a Mahmud Salem Elsheikl,
accademico della Crusca, cioè profondo conoscitore dell’italiano – anche a Elsheikl Montale aveva esposto un progetto
analogo (la conversazione tra Montale e Elsheikl è qui riprodotta), il 18
luglio 1980.
L’effetto
è quale Montale divertito prevedeva – dopo una vita da traduttore, in poesia e
in prosa…: la traduzione cambia il senso. Il lettore italiano lo vede dalla
ri-traduzione, per le lingue poco frequentate, delle varie traduzioni a pie’ di
pagina. Anna Maria Terzoli analizza le “varianti” traduzione per traduzione.
La conversazione
con Elsheikl, la parte più godibile della plaquette,
riesce a cavare qualche elemento da Montale su qualcuna delle sue “donne” – l’Anna
di “Annetta”. Montale canta anche, a Elsheikl e a Rosanna Bettarini: “La
calunnia è un venticello”. In ricordo di quando Silvio Guarnieri, amico delle “Giubbe
Rosse”, gliela fece cantare in teatro a Feltre, dispiaciuto che ora Silvio non
abbia vinto il concorso a cattedra a Pisa - dopo vario pettegolare sui concorsi universitari, essendo Bettarini e Elsheikl cattedratici a Firenze:
“Non ha vinto, poveraccio!, mi dispiace, non so come protestare. È anche un comunista…
un comunista all’acqua di rosa”. Elsheikl nota che “per un attimo, fu tradito
dall’emozione”.
Eugenio Montale, Poesia travestita, Interlinea,
remainders, pp. 79 € 7,75
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