martedì 2 giugno 2020

Servizi cinesi rapinosi - 2

Il dispenser delle pasticche stevia Misura – s’incaglia subito.
Il modem Sky – togliere e mettere la presa elettrica.
Il modem internet fibra – per colate di internet “a consumo” (cento euro al mese).
Windtre di Hutchison - provare per credere.
Il telefono da tavolo Brondi: se prende la linea è un miracolo - per le altre funzioni “attaccarsi”: chiamata vocale, segnalazione chiamate non risposte, volume suoneria, contrasto Lcd.   
“Tonnellate” di medicinali, attrezzature sanitarie, dispositivi di protezione individuali, gel, visiere  vengono - venivano - scaricate trionfalmente, giornalmente, nei notiziari, dalla Cina. Non si sa quanto utili, ma come una cornucopia. Per i cinesi, che istantanei si fioccano sui mercati che si aprono, anche quelli della morte. A prezzi sempre esorbitanti sul costo. Favoriti da una selva di mediatori (importatori, distributori, grossisti) – i quali, è vero, arricchiscono pure loro.
Con Zhang, padrone cinese, tutto all’Inter è in crescita record, in Italia e in Europa: tifosi, audience, marketing - eccetto che sul campo, malgrado Conte, ma questo non importa. 
Tutto cresce soprattutto per Zhang, che si paga un comodo 8 per cento sul d del club: più debito più entrate, è il nuovo miracolo (cinese) a Milano.
Monopolio della telefonia cellulare di nuova generazione a Huawei? Contro tutte le regole antitrust, e contro tutte le protezioni, costituzionali e giuridiche, in materia di comunicazione. Ma per una ragione semplice: Huawei è cinese. Che in termini di Occidente-Oriente sembrerebbe un handicap, e invece è un vantaggio quasi decisivo – in Italia ma non solo: la Cina paga bene.





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