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Fca-Peugeot non piace a Berlino
Questo matrimonio non s’ha da fare? Non
trovano ancora una ragione plausibile i giudici di Torino che hanno perquisito
Fca su rogatoria tedesca. Per le qualifiche e i rendimenti di una serie di
motorizzazioni non più in uso, da anni.
All’apparenza sembra qualcosa di analogo al
processo americano che quattro anni fa portò alla condanna di Volkswagen per le
emissioni diesel – una condanna stratosferica, i danni pagati hanno superato i
30 miliardi di dollari. Di fatto però no: i giudici tedeschi non contestano la
quantità di emissioni dannose del multijet 1.3, ma una serie di comunicazioni
che potrebbero risultare fraudolente – pubblicità ingannevole. Roba di sei-sette
anni fa.
Perché ora – ammesso che le supposizioni dei
procuratori tedeschi siano fondate? In punto di diritto ineccepibile: l’azione
penale è inestinguibile. In punto di fatto no. Il procedimento si è aperto dopo
l’avvio della fusione Fca-Peugeot. E questo potrebbe essere il fine della
causa: impedire la fusione o comunque creare problemi a Fca. Impedirla alla pari, come si è deciso. L’inchiesta deve ora essere assunta nelle carte della
fusione, e Fca dovrà probabilmente provvedere a un accantonamento specifico
per l’ipotesi di condanna.
Contro Peugeot la Germania non può agire. Ha
salvato e rilanciato Opel. Il matrimonio con Fca non sarebbe gradito in
Germania per questo motivo: troppe sovrapposizioni con Opel. E per un motivo
generale, che Fca-Peugeot non piace a Volkswagen, i cui amministratori lo hanno
anche detto, ma soprattutto lo fanno dire dai media amici.
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