Il mondo com'è (408)
astolfo
Antisemitismo – Fu francese,
più radicale e diffuso che in Germania, nel secondo Ottocento e nel primo
Novecento, fino alla sconfitta di Hitler nel 1944-45 – lo scrittore Céline non
è eccezione. Si presenta l’affare Dreyfus come uno spartiacque, come se dopo il
falso processo al capitano ebreo l’antisemitismo fosse cessato, mentre invece
restò diffuso e radicale ancora per oltre mezzo secolo. Parte del fondo
sciovinista che periodicamente in Francia, paese per antonomasia di accoglienza, emerge
virulento, contro ogni straniero – contro gli italiani nel 1936 e dopo, benché
al governo ci fosse il Fronte Popolare, socialcomunista.
Di
una di queste campagne fu vittima Mare Curie, benché benemerita della patria
per essersi guadagnata due Nobel, per la Fisica e per la Chimica. Prima della
grande guerra subì una violenta polemica di stampa, innescata dalla moglie
manesca di un ricercatore che se ne separava e aveva una relazione, tra le
altre, anche con la scienziata. I giornali additarono Marie Curie per mesi al
pubblico disprezzo in quanto polacca. Suggerendo, poiché Maria-Marie si
chiamava Solomea di secondo nome, che fosse anche ebrea, cioè indifendibile.
Bombardamenti - I bombardamenti
non sono onorevoli. Non c’è solo Hiroshima, o Dresda, o Amburgo, la tempesta di
fuoco, la Raf bombardò anche gli alleati forse perché evitava la contraerea. Bombardò
per esempio gli olandesi della Zelanda: ruppe le dighe che proteggono l’isola e
l’intera popolazione annegò, che stava lavorando i campi.
Corsica – Nel 1973, nel pieno
della crisi petrolifera, quando i prezzi del greggio triplicarono e l’Italia,
grande importatore, non aveva abbastanza valuta per pagarlo, si ipotizzò facetamente
la cessione di un’isola del canale di Sicilia, Lampedusa o Pantelleria, a
Gheddafi in cambio dell’oro nero. Ma una cosa del genere effettivamente è avvenuta
con la Corsica: Genova ha dato la Corsica, che pure è molte volte più grande
delle isole siciliane, alla Francia in pagamento per molto meno. Gliela diede quando i francesi le
presentarono il conto dell’operazione di polizia che per conto di Genova
avevano fatto nell’isola contro Pasquale Paoli e i suoi indipendentisti.
Operazione per modo di dire, perché la Corsica non se n’era nemmeno accorta. Ma
chiesero due milioni. Cioè niente. Genova preferì lasciargliela in pegno
piuttosto che pagare. Diede la Corsica in patrimonio personale al re di Francia
Luigi XV, con un trattato di Versailles
– ce ne fu uno anche per l’Italia, nel 1768. Napoleone nascerà un anno
dopo a Ferragosto famiglio del re di Francia Luigi XV.
Immacolata - Il cardinale
Juan Torquemada, domenicano, si schierò al Concilio di Basilea (1431-1449) tra quanti si opponevano
all'Immacolata Concezione. “Difensore del papa”, Juan Torquemada non è quello
dell’Inquisizione – quello è Tomàs, posteriore di una generazione.
Lauraguais - Una duchessa
di Lauraguais, Diane Adélaïe de Mailly-Nesle, figlia di una delle nipoti di
Mazzarino, si distinse nel Settecento per pronunciare il famoso dubbio: “Mio
marito mi è stato così infedele che non sono nemmeno sicura di essere la madre
dei suoi figli”. Lei stessa amante di molti, da ultimo del re Luigi XV, che se
ne incapricciò dopo le sue due sorelle maggiori, e prima della quarta – nonché
della sorellastra Henriette, figlia di sua madre con un amante, il principe di
Condé.
Lincei – L’Accademia è
presentata come “una banda omoerotica incline al misticismo e al melodramma,
organizzata come un ordine religioso e pericolosamente vicina all’eresia” -
John Heilbron, “Vita di Galileo”.
Viola Liuzzo - Non si ricorda nei tanti precedenti
che si esumano di questa ondata di razzismo-antirazzismo in America. Appartenente al movimento per l'integrazione razziale, fu assassinata
al tempo dell'amministrazione Lyndon Johnson. Non si ricorda perché non è nera,
e anzi wasp, sposata a un italo-americano: la questione razziale è politica, ma
oggi si vuole che sia esclusivamente razziale.
Montaigne – Montaigne per
purgarsi si metteva sul tavolo da lavoro il clistere (la pompetta del clistere)
e gli emollienti, li guardava mentre
scriveva, e automaticamente seguivano le sedute, anche in loco se la seggiola
era di quelle col buco. Una sola volta la pratica di Montaigne non funzionò, e
fu perché la moglie mise sul tavolo, per avarizia, emollienti di scarsa
qualità.
Polonia-Russia – Rinnovato dal
cinismo di Stalin, che facilitò la guerra di Hitler alleandosi a lui per
spartirsi la Polonia. Con acquisizioni che Stalin e i successori mantennero
dopo la guerra. Imponendo anche alla Polonia un regime comunista di tipo
sovietico, abbattuto solo dopo quarant’anni, malgrado le tante sollevazioni, a
partire da Poznan nell’estate del 1956 – il regime fu abbattuto solo negli anni
di Giovanni Paolo II papa, mediante l’accordo segreto o implicito fra “il
cardinale e il generale” Jaruzeslski, secondo la nota formula di Sandro Viola. Ma
il risentimento polacco parte da lontano, dal duro regime russo di occupazione
nell’Ottocento, dopo un primo periodo di benevola disattenzione, subito dopo il
Congresso di Vienna,1815, che “assegnava” la Polonia alla Russia. I russi
arrivarono a proibire l’uso della lingua. E ogni atto di normale socialità, la
scuola, l’università, le professioni, costrinsero a un clima resistenziale, di
disobbedienza passiva e più o meno segreta.
Suvorov - Il padre di
Suvorov, il generale della guerre russe contro la Polonia e contro la Francia
rivoluzionaria, si prestava da sé il denaro, rilasciava a se stesso una cambiale,
spesso la protestava, e poi si puniva con durezza, come volevano allora le
regole del credito, che erano cattive con gli insolventi. Si voleva liberare del
senso del denaro.
Testa di morto - Alla morte di
Federico Guglielmo I di Prussia, 1740, il padre di Federico II “il Grande”, la
testa di morto tedesca, senza la mandibola e con le ossa tra i denti (in realtà
sotto il teschio), che il re aveva adottato per la cavalleria, fu rappresentata
nelle gualdrappe funerarie.
astolfo@antiit.eu
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