Il voto al cesso
Il signor Cubeddu, democristiano tipico di Tivoli imprestato
ai 5 Stelle, è stato eletto alla Camera dei Deputati con 17 voti di preferenza,
e cinquemila 9schede bianche e nulle, all’uninominale. Ricontate le bianche e le
nulle, con la vecchia maggioranza 5 Stelle-Lega, è risultato invece perdente,
ampiamente. Vinceva una leghista.
Poi la maggioranza è cambiata, anche nella Giunta
parlamentare elezioni, che ha avuto l’idea di rivedere lo scrutinio, di
ricontrollare le schede. Non tutte, un 10 per cento. Non per altro, per un motivo
nobile: controllare che non si fossero stati brogli, e quindi responsabilità
penali. E il Tribunale prontamente ha risposto che il controllo non si può fare
perché le schede elettorali erano archiviate nel bagno, il bagno si è allagato,
e le schede non sono leggibili. Nemmeno il 10 per cento che la Giunta modesta
chiedeva. Il ricalcolo delle bianche e le nulle è stato così messo da parte.
Un gioco delle parti. Ridicolo anche. Ma senza vergogna. Ci
sono Parlamenti e Parlamenti, certo, ma un minimo di decenza dovrebbe essere
obbligatoria per tutti.
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