Quando i bianchi morivano ballando – il virus del jazz
C’è una pandemia, un virus che si
diffonde incontrollabile, mietendo vittime tra i bianchi, i bianchi americani –
è il Jes Grew. Negli anni 1920, a Harlem, gli anni della Black Renaissance.
Un
romanzo fusion. Una buffonata, costruita come tale. Da un autore accademico,
professore a Berkeley. Con sapienza, poiché si rilegge, a quasi cinquant’anni
dall’uscita, 1972, con godimento rinnovato. Il detective – poiché c’è una
storia, naturalmente un giallo - è un animista, Papa Lebas. Che ha per aiutante
un mago illusionista, Black Herman. Tutto il possibile avviene, e anche
l’impossibile. Il virus Jes Grew porta i bianchi a morire di sfinimento per
voler ballare come i negri, al suono del jazz – jes – di cui si sono
appropriati.
Un divertimento, spensierato,
ubuesco, esagerato. Tutta la storia, semiseria e anche seria, rimescolata per
irridere, alla storia stessa. Una satira: gli Stati Uniti fanno la guerra ad
Haiti – l’hanno fatta, dal 1915 al 1934 (la rifaranno vent’anni dopo il romanzo,
con la operazione “Sostenere la democrazia”). La guerra al voodoo.
Contro i bianchi
arraffatutto, anche il jazz, gli
africani si prendono tutta la storia, passata e anche futura. “Nero è,
con Cristo, tutto l’Occidente”. E non c’è scampo per i monogenetisti: nera era
Eva e il paradiso terrestre, che sta in Sud Africa dalla parte della Rhodesia,
o era in Kenya. Paradossale, incredibile, e divertente.
Mumbo Jumbo è il “prestito” linguistico
africano dell’inglese d’America, il casino. Gli africani si prendono non solo
l’Egitto e i faraoni, ma le crociate, i templari e ogni complotto, secolare e
religioso, di prima e dopo, gli africani d’America. Semplicemente mimando
la razza bianca – di cui anche la Bibbia dice in fondo che i neri sono un’altra
espressione. È l’essenza dell’uguaglianza.
Un mumbo
jumbo, dice Reed, è anche giallo,
gotico, d’azione e sentimentale, che un po’ di tutti i generi si appropria. La
storia della cultura è seduzione irresistibile, benché rischiosa, e gli
africani amano divertirsi, sono spensierati ed è il loro bello. Una volta
individuato il meccanismo, l’operazione è semplice, la tentazione grande - la storia è della stupidità.
Con una nota di Elémire Zolla, sulla parte satanica.
Ishmael Reed, Mumbo Jumbo, mimimum f ax, pp. 303 € 14,50
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