sabato 25 luglio 2020

Sovranismo vs. nazionalismo

Priti Patel ministra dell’Interno di Boris Johnson , è alla testa dell’ala più nazionalista del partito Conservatore. D opo il primo ministro ma particolarmente dura contro l’immigrazione, degli europei compresa. Patel è figlia di indiani dell’Uganda, di emigranti due volte.
Prima di Patel la carica di ministro dell’Interno era detenuta da Sajid Javid, ora cancelliere dello Scacchiere, la seconda posizione nel governo dopo quella del primo ministro. Javid, figlio di immigrati poveri dal Pakistan, che nella bio fa valere l’ostracismo subito a scuola dai compagni inglesi, era meno duro di Patel ma solo nello stile. Il sovranismo è una forma aggiornata di nazionalismo. Ma senza gli ingredienti del nazionalismo, che in qualche modo lo giustificano: la tradizione, la cultura, lo stile di vita. Basta la chiusura. 
 Il linguaggio di Salvini, che pure nella sua riedizione della Lega ha dismesso il razzismo, per esempio verso il Sud, potrebbe essere articolato. È semplice – ripetitivo, rozzo – probabilmente perché voluto, per una strategia di comunicazione: l’immigrazione è un’aggressione, l’Europa è troika. Perché il sovranismo è – in qualche misura anche si vuole, rivolgendosi a un pubblico – rozzo.  


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