Enel ha quasi raddoppiato il valore di Borsa dal 2017, col piano per la Banda Ultra Larga fatto appositamente per l’ex ente di Stato dal governo Renzi-Del Rio, per un contro-monopolio alla rete Tim. Con la promessa di collegare, con gli incentivi già incassati dallo Stato, 7.682 Comuni. Ma ne ha collegati solo 26.
Enel si impegnava col piano Bul a portare le tecnologia fibra FTTH nelle aree bianche, dove cioè non c’è investimento privato, ma dove già Tim forniva la banda larga FTTC. Vantando 9 milioni di utenze, mentre Agcom le riduce a poco più del milione e mezzo che Enel ha ereditato da Metroweb con l’acquisizione del 2016 in previsione del Bul. I conti Enel sono truccati? Ma né la Consob né l’Antrust chiedono lumi.
Si elogia la nuova gestione della Vigilianza bancaria Bce gestita dall’italiano Andrea Enria. Che si è distinto nei sei mesi di coronavirus per disseminare allarmi. Anche dove i ratios erano e sono solidi – per esempio per Intesa e per Unicredit. C’è chi gioca nei mercati sulle (contro le) banche. Enria è solo un ragioniere, non legge i bollettini di Borsa? Ammesso che le banche (ma quali banche, un generico “tutte” non può essere) abbiano bisogno di ricapitalizzarsi, dove si alimenterebbero se sono sempre lì per crollare?
Con un balzo del 5 per cento, da mercoledì Apple “vale” quanto tutto il pil italiano. Champagne. Non è invece una campana a morto, un’economia basata sul nulla – sull’immagine?
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