Felicita e morte - Camilleri triste
La solita vicenda grassa, della
donna che solo quello propone e fa, dal finale triste: la felicità è la morte.
I racconti che “la Repubblica”
viene regalando ai lettori in ricordo di Camilleri, estratti da varie raccolte
(questo dall’ultima, “Gran Circo Taddei”) confermano per curiosa coincidenza la
forte impressione fatta dai “Montalbano”: del commissario come “fascistone”, come
ha usato dire per qualche decennio in Sicilia dopo la guerra per dire il
vecchio notabile o gentiluomo: il tipo onesto e bene intenzionato ma “faccio
tutto io”, ovviamente scapolo.
Andrea Camilleri, Un giro in giostra, La Repubblica, pp.
47, gratuito col giornale
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