lunedì 31 agosto 2020

La morte dell’opinione pubblica in Italia

Mobilitazione generale e toni catastrofisti dei giornali sul referendum per il taglio dei parlamentari. A ogni evidenza troppo tardi, dopo tanta antipolitica giornalistica. “Gli italiani” non vedono l’ora di punire i loro parlamentari - eccetto i 5 Stelle e i Leghisti, che sono invece in gamba. E se anche gli altri italiani prevarranno col no, i giornali non se ne gioveranno – i buoi, come si suol dire, sono scappati, i buoi-lettori.
Mobilitazione e sconcerto da costituzionalisti? O i media hanno scoperto che l’antipolitica che da quarant’anni impongono non paga? Non paga i giornali, che hanno distrutto l’opinione pubblica, sulla quale si reggevano – e altrove si reggono, per esempio negli Usa del pur antimedia Trump.
Troppo sottile questa analisi? Probabilmente sì. Ma è quello che si vede. I giudici dell’antipolitica se ne sono serviti per le carriere, sempre meglio che lavorare. I giornali che gli hanno fatto da tappetino sono ridotti al caporalato – pagano un articolo meno di quanto Stagno d’Alcontres a Milano pagava, all’ora, i suoi africani (che non licenziava, ne voleva perfino di più).

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