sabato 1 agosto 2020

Miniera Camilleri

La “trovatura” – il tesoro nascosto sottoterra - è la fregatura. E tutte le magie della maga riescono. Il lettore lo sa, ma la suspense resta inalterata: Camilleri sa costruire anche in poche pagine caratteri e situazioni intriganti, benché comuni – almeno così s’immaginano.  
Un racconto di paese, della maga itinerante che riceve. Nella lingua di paese, anche se inventata, come il paese. Ma caratteri verosimili, e così pure la lingua: sorprendentemente suona vera – i racconti in vero dialetto di Pirandello sono quasi incommestibili al confronto.
Altra bizzarria, come altrove in Camilleri, è che i caratteri sembrano realistici ma sono caricaturali. Qui il tonto è il duro, il capomafia.  
Il racconto è tratto dalla raccolta “Gran Circo Taddei”.

Andrea Camilleri, La Trovatura, pp. 47 gratuito con “le Repubblica”


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