martedì 22 settembre 2020

Appalti, fisco, abusi (184)

Lo Stato ha una convenzione per la corrispondenza con le Poste, che però sono anche una banca. La commistione tra i due servizi crea enormi disservizi sul lato corrispondenza, invii e ritiri – un pratica bancaria non prende secondi o minuti, ma decine di minuti e anche ore. I due servizi andrebbero separati, se non nei locali nella ripartizione degli sportelli. Le Poste sono o dovrebbero essere un servizio e non una condanna per l’utente.
 
La regola è chiara: “Il presente plico deve essere consegnato possibilmente al destinatario. Se questi è assente può essere consegnato a persona di famiglia che conviva anche temporaneamente con il destinatario o a persona addetta alla casa o al servizio di essa, purché il consegnatario non sia manifestamente afflitto da malattia mentale e non abbia età inferiore ai quattordici anni. In mancanza delle persone suindicate il plico può essere consegnato al portiere dello stabile o a persona che, vincolata da rapporto continuativo, è tenuta alla consegna della posta al destinatario”. Cioè, è impossibile non consegnare la raccomandata. Ma il postino non lo fa: suona solo una volta, e il più delle volte nemmeno – il secondo lavoro urge. L’Antitrust ha multato Poste Italiane per questo, ma di poco – niente rispetto ai danni che Poste provoca.
 
La succitata è la regola della “Notificazione degli atti giudiziari\amministrativi”. Una regola importante, perché dalla consegna, dai termini, discendono conseguenze importanti, di valori, scadenze, obblighi. La mancata consegna a domicilio in particolare annulla, quatro volte su cinque, la riduzione di legge del 30 per cento dell’ammenda pagata entro i cinque giorni dalla notifica (la raccomandata non consegnata risulta “notificata” dopo qualche giorno).
 
Una raccomandata costa sei euro alla Posta – e non viene consegnata. E tre euro, anche meno, con uno spedizioniere – che la consegna. Ma non ha valore legale: gli atti giudiziari\amministrativi (le multe) devono viaggiare con le Poste.
Perché gli “atti giudiziari\amministrativi” devono viaggiare con Poste Italiane? È il costo di Poste Italiane alla base dell'abnorme costo di notifica delle multe, 15 euro, trentamila lire?.
 
Unico tra i servizi pubblici, dalla chiesa al bar, l’ufficio postale è sbarrato agli utenti. Che devono aspettare fuori, e non dentro, come sarebbe e dovrebbe essere possibile, col dovuto distanziamento. Ora che comincia a piovere e vengono i malanni, immobili in piedi per ore sotto l’acqua, Poste Italiane sono passibili di denuncia. Ma nessuna associazione dei consumatori lo fa: la protezione è totale.
 
Oltre che con gli uffici sbarrati, Poste Italiane lavora con personale ridotto, del 30 per cento: sono aperti quattro sportelli – quando sono aperti – su sei, sei su dieci negli uffici più grandi. Lavorano comodamente da remoto, a non consegnare la Posta?

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