Appalti, fisco, abusi (184)
Lo Stato ha una convenzione per la
corrispondenza con le Poste, che però sono anche una banca. La commistione tra
i due servizi crea enormi disservizi sul lato corrispondenza, invii e ritiri –
un pratica bancaria non prende secondi o minuti, ma decine di minuti e anche
ore. I due servizi andrebbero separati, se non nei locali nella ripartizione
degli sportelli. Le Poste sono o dovrebbero essere un servizio e non una condanna
per l’utente.
La regola è chiara: “Il presente plico deve
essere consegnato possibilmente al destinatario. Se questi è assente può essere
consegnato a persona di famiglia che conviva anche temporaneamente con il
destinatario o a persona addetta alla casa o al servizio di essa, purché il
consegnatario non sia manifestamente afflitto da malattia mentale e non abbia
età inferiore ai quattordici anni. In mancanza delle persone suindicate il
plico può essere consegnato al portiere dello stabile o a persona che, vincolata
da rapporto continuativo, è tenuta alla consegna della posta al destinatario”.
Cioè, è impossibile non consegnare la raccomandata. Ma il postino non lo fa:
suona solo una volta, e il più delle volte nemmeno – il secondo lavoro urge. L’Antitrust
ha multato Poste Italiane per questo, ma di poco – niente rispetto ai danni che
Poste provoca.
La succitata è la regola della “Notificazione
degli atti giudiziari\amministrativi”. Una regola importante, perché dalla consegna,
dai termini, discendono conseguenze importanti, di valori, scadenze, obblighi. La
mancata consegna a domicilio in particolare annulla, quatro volte su cinque, la
riduzione di legge del 30 per cento dell’ammenda pagata entro i cinque giorni
dalla notifica (la raccomandata non consegnata risulta “notificata” dopo
qualche giorno).
Una raccomandata costa sei euro alla Posta – e
non viene consegnata. E tre euro, anche meno, con uno spedizioniere – che la
consegna. Ma non ha valore legale: gli atti giudiziari\amministrativi (le multe)
devono viaggiare con le Poste.
Perché gli “atti giudiziari\amministrativi”
devono viaggiare con Poste Italiane? È il costo di Poste Italiane alla base
dell'abnorme costo di notifica delle multe, 15 euro, trentamila lire?.
Unico tra i servizi pubblici, dalla chiesa al
bar, l’ufficio postale è sbarrato agli utenti. Che devono aspettare fuori, e
non dentro, come sarebbe e dovrebbe essere possibile, col dovuto distanziamento.
Ora che comincia a piovere e vengono i malanni, immobili in piedi per ore sotto
l’acqua, Poste Italiane sono passibili di denuncia. Ma nessuna associazione dei
consumatori lo fa: la protezione è totale.
Oltre che con gli uffici sbarrati, Poste
Italiane lavora con personale ridotto, del 30 per cento: sono aperti quattro
sportelli – quando sono aperti – su sei, sei su dieci negli uffici più grandi.
Lavorano comodamente da remoto, a non consegnare la Posta?
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