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La porta magica della lettura
Una scorrevole e brillante
rivendicazione da bookworm, il
bibliomane appassionato, con letture anche travolgenti, ma trascurata. Tra le
opere di Conan Doyle e nel parterre eletto
dei bibliofili – Conan Doyle è troppe cose?
Tutti darebbero tutto, così si
introduce, per spendere un’ora o un minuto con Shakespeare, quando ce l’hanno,
tutto e di più, a portata di mano sullo scaffale. Subito dopo è la volta di Macaulay,
dei “Saggi”- che hanno accompagnato l’adolescenza dello scrittore, e il suo
imbarco, da studente di medicina promosso medico di broso, su una baleniera - e
della “Storia d’Inghilterra”, e uno ha solo voglia di leggere, o rileggere,
Macaulay. Segue Walter Scott, “Ivanhoe”, “Rob Roy” e il resto.
Note non trascendentali, ma di
entusiasmo contagioso. Per letture che CD fa intendere genuine, attraenti.
Boswell, “La vita di Johnson” naturalmente. Prima e dopo la quale però tanta
povertà, letteraria e politica, benché l’uomo fosse “un grande parlatore”.
Gibbon. E Samuel Pepys. Per dire l’inconsistenza della “autobiografa britannica”:
“Nessuna autobiografia britannica è mai stata franca, e di conseguenza nessuna
autobiografia britannica è buona”. Lo “stranissimo uomo, bigotto, prevenuto,
ostinato, incline alla depressione” George Borrow – sopravvive in questo che è
il più lungo dei saggi di Conan Doyle. E, sempre sulla scia di Macaulay, i grandi cronisti francesi, Froissart, Monstrelet, Commynes.
Poi i concorrenti Poe, Stevenson, un genio, tutto un capitolo, per concludere, Kipling. E
letture varie: Maupassant, Ambrose
Bierce, molto Meredith, Hawthorne. In filigrana Sterne, “Tristram Shandy”, mai
affrontati direttamente. Napoleone in cattività, e le sue guerre. Molti contemporanei
caduti nel dimenticatoio, come è inevitabile per i contemporaneisti.
Pubblicato a puntate nel
1907, per sfruttare il successo di Sherlock Holmes, il libro si basa sui articoli
scritti e pubblicati nel 1994, sul periodico inglese “Great Thought”, e in
America nei giornali sindycated con
l’Associated Press, tra essi il “Philadelphia Inquirer”.
Arthur Conan Doyle, Through the magic door, Hardpress, pp.
90 €
free online
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