Le sorelle condannate a morte
Cinque sorelle divertite e
divertenti sotto un allegro colombario vanno incontro alla morte in serie. Dell’anima,
del fisico, delle cose, financo della luce, sempre più ingrigita.
Ogni scena è di morte, il bagno
felice in mare, l’amore tra due ragazze (finisce al mattatoio), i sogni, l’amore,
il non amore, la salute, la malattia. Pronubi di morte si sanno anche i
colombi, che le ragazze affittano per feste gioiose e poi ritornano, simbolo di
Venere psicopompa (specie a Erice, dove, forse, si ambienta la storia), che
conduce le anime al Tartaro.
Un film che si vuole di autore. Una tragedia sebbene in abiti
borghesi, la sventura senza colpa - non per caso nata a teatro? Impositiva, come lo era classicamente, in
immagini aggressive.
Emma Dante, Le sorelle Macaluso
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