martedì 8 settembre 2020

Ombre - 529

Zingaretti si mette al sicuro, con il sì al referendum: vincerà. Così si vince ora in politica, non dirigendo l’opinione ma abbarbicandosi a quella più numerosa. È l’epoca dei partiti-paguri.
 
A due settimane dal voto De Luca è indagato. Indagini top secret, assicura la Procura della Repubblica a “la Repubblica”, conferma cioè l’accusa. E dice anche il capo d’accusa: falso e truffa. Lo confida a “la Repubblica” forse in omaggio  al nome, cui anche la Procura s’intitola.
 
Giovanni Melillo, detto “Gianni” confidenzialmente da Conchita Sannino a “la Repubblica”, il Capo della Procura di Napoli, capo di gabinetto di Andrea Orlando ministro della Giustizia del governo Renzi, è un Pd doc. Ma non vuole che De Luca, anche lui Pd, vinca le regionali. Così quattro anni di indagini si concludono alla vigilia del voto. Indagini su quattro autisti divenuti impiegati sedentari.
 
De Luca comunque (stra)vince in Campania. Non è alla sua sconfitta che il Pd punta, ma ad “azzopparlo”, come dicono gli americani. In maniera che poi non possa governare. Poi dice l’antipolitica-
Il Pd ha fatto di peggio, andando dal notaio a Roma per cacciare il suo sindaco, Marino, ma è come dice il proverbio: non c’è limite al peggio.
 
“Giusto comminare sanzioni alla Bielorussia”, rileva piano il cancelliere austriaco Kurz a Tonia Mastrobuoni, “la Repubblica”, “ma che facciamo con la Turchia? Ci sono giornalisti e oppositori in carcere, lì”. E non è che non si sappia. Non solo: “E adesso c’è anche una lesione del diritto internazionale verso la Grecia”. Già.
 
Di Willy Monteiro Duarte, 21 anni, giovane educato e generoso, massacrato di botte a Colleferro da una gang giovanile, i Carabinieri comunicano la morte alla famiglia tardi, alle sette del mattino dopo, con una  telefonata, e la convocazione in caserma. Perché i Monteiro Duarte sono capoverdiani, benché lavoratori stimati in paese, con i figli parte attiva della vita sportiva e sociale?
 
Il giovane Duarte è stato massacrato a pugni e calci, per venti lunghissimi minuti, proprio dietro la caserma dei Carabinieri a Colleferro.
 
“Che calcio è quello che esautora gli ultimi due allenatori ad aver vinto lo scudetto?” chiede Marrese a Walter Sabatini, ora direttore tecnico del Bologna. “Un calcio nevrotico e insicuro”, risponde Sabatini. Ed è quello migliore, quello che vince.
 
Meno 9,8 per cento il pil dei paesi Ocse – dell’Occidente cioè – nel secondo trimestre 2020, più 3,2 in Cina. La Cina batte l’Occidente comunque col virus, anche se non lo ha prodotto in laboratorio e esportato col trucco?L’ipotesi non è da ridere: la ripresa immediata dell’economia cinese è trainata dalle esportazioni. Grazie a una dotazione monstre di 117 miliardi di dollari di esenzioni fiscali a vantaggio degli esportatori. La Cina non si muove in un mercato, oppure sì, ma con mosse da campo di battaglia.

Le esportazioni cinesi sono vigorose soprattutto grazie alle mascherine e altri dispositivi di protezione individuale anti-Covid. E, di più, grazie alle esportazioni verso gli Stati Uniti.
 
“Superbonus, i 36 documenti che un privato deve presentare alla banca per un cappotto termico”, elenca “Il Sole 24 Ore” di sabato 29. Con questa considerazione: “Per chi possiede un’abitazione isolata ed è  intenzionato a beneficiare del superbonus al 110 per cento, s’impone una seria riflessione tra detrarre le spese in cinque anni o optare per la cessione del credito o lo sconto in fattur
a”.

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