sabato 26 settembre 2020

Ombre - 531

“Comincia a prendere forma uno dei pilastri della riforma fiscale”, annuncia trionfante “Il Sole 24 Ore”, “il taglio delle detrazioni”. Cioè: la riforma è un amento delle tasse.
 
Due pagine oggi di “Repubblica” e un ex philosophe scomodato per un giovane afghano che non ha fatto niente, porta solo il mone di suo padre, che venti anni fa era famoso, quando fu sconfitto a ucciso dai Talebani. Non succede niente nel mondo?
 
“Ahmad Massud, figlio del comandante Ahmed”, recita su “la Repubblica” la didascalia in calce alla foto che correda l’incontro tra l’ex philosophe e il giovane afghano. Come se fossero due nomi diversi, in un  lingua che non cristallizzato le vocali, ha suoni vocalici, per trascrizioni che variano dall’inglese Ahmad all’italiano, Ahmed.
 
È un po’ assurdo, fra i tanti problemi veri, e anche ridicolo, il battage giudiziario sul calciatore Suarez promosso a Perugia in italiano. Possibile che i giudici siano così ridicoli? E la Guardia di Finanza, che non cessa di acquisire “prove”?  Non ha altro da fare?
Ora, il palazzo di Giustizia a Perugia ci vuole, la Procura, perché deve fare i processi ai giudici di Roma. Ma un comando della Guardia di Finanza, se tutti sono onesti a Perugia, e timorati di Dio?
 
Forse il problema è il Capo della Procura di Perugia: il dottor Cantone è un napoletano che, naturalmente, non ha il senso del ridicolo, ma di suo va veloce. Per farlo Procuratore Capo il Csm ha sovvertito tutte le regole – poi si dice che la colpa era di Palamara.
 
Il Pd respira, dopo il crollo alle politiche del 2018. Ma ha perso molto rispetto alle regionali dl 2015. Specialmente in Toscana (poco meno del 35 per cento contro il quasi 46) e nelle Marche (da 35  al 25 pe cento), dopo aver perso l‘Umbria. Perfino nell’exploit De Luca in Campania, la lista Pd è scesa dal 19,4 al 6,9 per cento. L’antipolitica morde ancora, ma fa specie che sia così ampia nell’elettorato Pd.
 
Da un mese almeno, se non da due, siamo bombardati da pagine di inchieste penali sulla Lega, a Milano, a Genova e in ogni dove, con accuse ogni giorno diverse, e mai un passo avanti: un’incolpazione. Come è possibile?
L’unica certezza di tutte queste inchieste è un pentito. Uno che è stato arrestato perché ricattava i commercialisti della Lega.
 
Le chiese che non “si” incendiano, la Francia le svende ai fratelli in massoneria, per farci baretti e pied-à-terre. Nel mentre che vuole chiudere le frontiere e lamenta invasioni islamiche. È curioso come anche la Francia, che critica la rabbia iconoclasta americana, abbia tanta voglia di privarsi della storia.
 
A Napoli la famiglia della vittima è costretta a pagare le spese processuali, 17 mila euro. L’assassina risulta nullatenente all’Agenzia delle Entrate, benché figlia di un potente boss di camorra. E il giudice vuole i soldi dalla famiglia della vittima invece che da quella dell’assassina. Il giudice, non la camorra.
E l’Agenzia delle Entrate, è collusa oppure è stupida?
Non sono casi di concorso esterno in associazione mafiosa?
 
La Costituzione all’art.15 dice: “La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione è inviolabile”. Inviolabile dice, e non lo dice spesso – cinque volte. E i diritti inviolabili, dicono i giuristi, sono “assoluti”, garantiti cioè contro chiunque, compreso lo Stato, e “indisponibili”, validi cioè in qualunque condizione, sia pure sotto tortura. Ma l’unica riforma della Giustizia che in Italia si è potuta fare, la riforma Bonafede, prevede proprio questo, la violabilità dei diritti fondamentali: basta fare gli Ulisse della situazione, furbi, e infilare un trojan horse, un captatore informatico, un dispositivo di intercettazione, nelle comunicazioni del Nemico. Si ricorderà questo mese di settembre per questa Grande Riforma.
 
Una simile Grande Riforma è stata emanata dal giudice grillino Bonafede per decreto-legge. Le riforme per decreto le faceva Mussolini, ma questa è stata avallata da Mattarella, che non vi ha trovato nulla da eccepire. Ora, a casa di Mattarella sicuramente no, ma un trojan a casa di Grillo siamo sicuri che non sia necessario?
Quando i trojan entreranno a casa e sui cellulari dei giornalisti sarà un macello – un giornalista è o non è un chiacchierone?.
 
Il decreto-legge Bonafede che introduce lo Stato di polizia non può essere mussoliniano: prima che lo promulgasse Mattarella lo ha votato il partito Democratico. Sarà un nuova forma di democrazia, come dice Grillo – la democrazia è vecchia, bisogna rinnovarla?
 
Il vincitore del Tour, Pogacar, è parte di una squadra tutta gestita, in ogni incombenza, da personaggi squalificati o condannati per doping. Ma questo lo veniamo a sapere, con le date, le accuse e le condanne, dal “New York Times”. Non c’è più “L’Équipe”, non c’è la “Gazzetta dello Sport”? Ci sono, ma si riempiono ogni giorno di che?
 
Arriva in ristorate l’idrosommelier, annuncia “Il Sole 24 Ore” trionfante – aprendo una campagna per l’upgrading, l’aumento di costo, delle minerali. E avremo al ristorante la carta delle acque con quelle dei vini. Parte dell’ecobusiness e parte no. Sembra di sognare, pagare l’acqua al ristorante, e ora pagarla pure cara.
 
Italia per una volta virtuosa nelle classifiche internazionali: il rapporto Fao “Global Forest resources assessment” calcola 11,4 milioni d ettari di boschi e foreste, il 40 pe cento del territorio. Con un limite: la metà delle superficie forestata è “privata e spesso mal tenuta”. No, mal tenuti sono molti boschi della ex Forestale, soprattutto nell’Appennino.

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