Appalti, fisco, abusi (187)
Singolare analisi del
governatore della Banca d’Italia Visco al “Corriere della sera” ieri in materia
di crediti deteriorati (“una crescita dei crediti deteriorati è inevitabile”): “Le
banche più piccole possono avere maggiori difficoltà” se il governo non
sostiene i settori produttivi – come se le banche più piccole fossero un mondo separato
da quelle più grandi.
Visco peraltro si limita a
chiede solo misure di sostegno al reddito, “sussidi di disoccupazione”. Perché
non un prolungamento delle scadenze debitorie, con pagamento pubblico pro rata degli
interessi? Come se la banca fosse un mondo a parte – odioso anche per il
banchiere centrale?
.
C’è stato un rischio deflazione,
“legato ai prezzi dell’energia, che sono crollati”, spiega ancora Visco al “Corriere
della sera”. È per evitare la deflazione che l’Arera impone un aumento del 15,6
per cento per la luce, e dell’11,4p er cento il gas, mentre i prezzi delle materie
prime vanno sempre al ribasso?
L’aumento per la luce della “materia
energia”, dice l’Arera (Autorità di Regolazione Energia, Reti, Ambiente), è
stato maggiore, 17,5 per cento, ma la componente dispacciamento consente un
risparmio del 2 per cento. Con i prezzi del petrolio greggio ai minimi storici?
È solo in Italia che la bolletta
energetica è incomprensibile, soprattutto quella elettrica. Tra materia energia,
dispacciamento, oneri di sistema, tre o quattro accise, Iva. Resta che il kWh
prima dell’aumento preannunciato si paga ben 25,28 centesimi di euro, 500 lire.
L’Arera giustifica l’aumento
in realtà, se se ne legge il comunicato, col bisogno di riempire le casse
degli “oneri di sistema”. Che nel lungo lockdown,
e quindi del crollo dei consumi, si sono svuotate. Oneri di sistema sono le “provvidenze”
per i produttori di energie alternative ai combustibili fossili, l’Enel principalmente
e gli innumerevoli manipolatori di parchi eolici (l’investimento di maggior profitto).
Per loro non ci deve essere crisi, sono verdi,
benefattori dell’umanità.
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