venerdì 30 ottobre 2020
Contro l’indifferenza
Una testimonianza secca, e dura, quella della senatrice Segre sull’Olocausto al quale è sopravvissuta ragazzina, separata all’arrivo a Auschwitz dal padre, che non rivedrà più. Non ha perdonato. La testimonianza si conclude con le colonne di detenute che vengono fatte marciare per mezza Germania, centinaia di km. senza cibo, e senza mai un segno di attenzione della popolazione. E, il primo maggio 1945, con le guardie tedesche e gli ufficiali che si spogliano delle divise, in mutande, e delle famiglie che, finiti i sogni di gloria, ammassano il possibile sulle carrette per scappare verso Ovest. Senza mai guardarsi intorno: mai uno sguardo per gli ebrei in Germania, nemmeno di commiserazione.
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