Cronache dell’altro mondo – donazioni fruttifere (74)
La filantropia esentasse è una colonna dei
progetti culturali e sociali americani: il “terzo settore”, molta ricerca, e
quasi tute le istituzioni culturali sono finanziate privatamente, con donazioni.
Che il fisco agevola. È un caso di notabilato, ma con ottimi esiti, sia produttivi
che sociali, di perequazione. È anche un forma di accumulo, per i ritorni d’immagine
e pubblicitari.
Animano fondazioni e donazioni anche i nuovi
superricchi, Bezos, Zuckerberg, Gates, eccetera. Per gli effetti d’immagine e
promozionali, e anche per l’acquisizione indiretta di potere politico.
Le donazioni esentasse sono dal secondo
Novecento un mezzo per acqusisire potere politico. E per gestirlo. A vantaggio
dei ricchi, e dei potenti: vanno esentasse infatti anche le donazioni ai
politici. In campagna elettorale esse servono ad acquisire potere sul candidato
che si sponsorizza. Il quale a sua volta può fare aggio sulle donazioni per
costituirsi una piattaforma solida in campo politico: è il caso della
fondazione di Bill e Hillary Clinton, e di molti senatori.
Le donazioni in ricerca sono un canale per
allargare la rete degli interessi economici. È il caso della fondazione Bill e
Melinda Gates, i padroni di Microsoft. Che ha puntato sui vaccini anti-Sars –
di cui il covid è l’ultima manifestazione.
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