Il sesso fuori della chiesa
Un papa che vuole i matrimoni omosessuali è un controsenso.
Un contro-chiesa, la chiesa di cui il papa è il capo. Ma tutto in questo papa è
un controsenso, dicono i molti che non lo sopportano: il suo credo è tutto apparire,
una sorta di influencer in cerca di gradimenti. E: papa Francesco non
argomenta, ha delle trovate. D’altra parte è il papa, cioè ha lo Spirito Santo
con sé. E allora?
Però, se papa Francesco intendesse, più meno consciamente:
“Che me ne frega a me del sesso?”, cosa privata, privatissima. Libererebbe la
chiesa e la religione dal sessismo, dal tabù del sesso, del sesso elevato a
tabù. Che da troppi secoli è un peccato, e anzi praticamente l’unico peccato –
o il 50, 60, 70 per cento del peccato. Dal concilio Lateranense IV del 1215,
che vietò il concubinato e impose la confessione obbligatoria? Dalla
Controriforma, il moralismo finto contro Lutero? E non si vede perché. Non
dalla Bibbia, per esempio, non dal Vangelo. Non dal buonsenso.
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