La Cina è corruttrice ma non diciamolo
Il fatto è evidente, che questo sito
argomenta ieri, la “vittoria” della Cina nella partita del virus e in quella
con l’Occidente:
http://www.antiit.com/2020/10/il-grande-balzo-in-avanti-cina-resto_15.html
Incomprensibile negli effetti diversificati
del virus, in Cina e nel Resto del Mondo. Ma è un fatto. Non c’è bisogno di
disturbare Trump, o di non disturbarlo – e poi anche lui è infetto: la Cina ha
messo tutti in ginocchio.
Né c’è da meravigliarsi: la Cina del
presidente Xi applica alla lettera la regola del “mercato” come lo si intende
oggi, mors tua vita mea. Senza
nemmeno una particolare abilità o strani accorgimenti: la Cina comunista sta ai
fondamentali del liberismo. Sorprende solo che il fatto non sia detto.
Si parla tanto, troppo, dell’epidemia,
ma non di questo che è il fatto fondamentale. Delle ragioni ricardiane di scambio
come del virus, con cui la Cina ha infettato il mondo, restandone praticamente
immune. Restiamo attaccati ai visi pallidi dei Cts, confusi più che scienziati,
e non capiamo che la storia è finita?
C’è anche, come si diceva una volta, il
disarmo morale. Ma qui non è a favore degli affaristi che la Cina arricchisce
con ricarichi immensi sulle merci che fornisce a buon mercato – la fabbrica del
mondo? La Cina comunista ha vinto cone le armi del capitalismo, lavoro a bun
mercato e sregolato, ma più probabilmente con la corruzione.
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